Elba After Legend Cup 2019

Partecipanti:
Antonio, Paolo C, Luca

ovvero la Tregend Cup che non fu...

Prima c’erano i brutti presagi (previsioni da paura, allerta meteo, forfait a ripetizione…), poi le avversità (guasti notturni alle turbine di Careggi, zainetti dimenticati, acqua planing sulla variante Aurelia, misteriosa stallonatura della ruota posteriore di Antonio nel traghetto..) ma di fronte alla nostra determinazione anche il destino ha chinato la testa: al parcheggio di Piombino smette di piovere, allo sbarco all’Isola sorte il sole, e quindi si può dare il via alla nostra avventura:

Il sabato la classica (monte Calamita sul percorso della Legend Cup, polveriera, miniera, e poi Buzzancone, Straccoligno con bagno energizzante e pranzo on the beach, Capoliveri, gelato a Portazzurro..,)

La domenica invece verso l’ignoto: Elba nord, sentieri sassosi mai fatti, Calvana Style, da affrontare con il solo ausilio di una cartina che si riduceva ad ogni consultazione.. Ma Cinghiale Azzurro, Volterraio, Mezza Strega, Vignola, Miniere e Laghetto, sono nomi e relativi paesaggi che resteranno per sempre nella nostra mente, così come quello del martire antifascista Sabba Galletti a cui a Rio (dell’Elba, non di Janeiro…) hanno dedicato una via che è letteralmente una scala per il paradiso (come avrebbero poi cantato i Led Zeppelin).

E cosi senza una goccia d’acqua presa in bici (l’acquazzone è arrivato alle 15.30 proprio quando eravamo in hotel a farsi la doccia finale…) e con pochi tributi in termini di pelle  (il ginocchio di Antonio) e di mezzi (un raggio di Luca), si è conclusa questa ormai classica breve intensa avventura, che anche grazie alla logistica perfetta di Dario dell’hotel Tirrena e delle scelte gastronomiche , ha raggiunto in questa edizione un livello importante, prossimo all’eccellenza…… ma per il prossimo anno (a proposito 16/17 maggio 2020) chissà, ci saranno margini e ancora nuove sensazioni elbane da esplorare!