Un Mercoledì da Leoni
(The Lion’s Wednesday) 2019 – Italia
regia Antonio
Protagonisti: Paolo_C, Luca_R, Gianni_M, Lino_DG, Antonio_S
Genere: avventura thriller sportivo gastronomico
Incipit:
Un gruppo di amici di mezza età (anzi, diciamo pure tre quarti) alla ricerca della libertà, in un caldo mercoledì di luglio sull’Appennino pistoiese-modenese, seguendo una traccia facile facile, ignorando previsioni meteo subdole, e guidati dall’unico mezzo meccanico capace di catturare la loro attenzione: la Mtb!
Trama:
Ci avevano pensato a lungo, la scelta della data era avvenuta alcuni mesi prima.. sia per ottenere i necessari permessi lavorativi e familiari, che per dare all’evento la giusta importanza… sulla meta non c’erano stati dubbi.. Fin da subito Croce Arcana, Scaffaiolo, erano parsi nomi fatti apposta per celebrare la giornata in piena libertà..
E così, fra rinunce previste e forfait tattici, solo cinque ma validi leoni, si presentano alla partenza delle 7.30 nella Piana asfissiante…
L’avvio in Mtb era stato gioioso, nemmeno una misteriosa foratura di Paolo aveva ridotto la fiducia in una giornata positiva.. Si saliva, in progressione, fra ilarità, caldo e spensieratezza, fin tanto che, intorno ai 1.400 (metri slm ) i leoni si rendevano conto delle immense nubi nere che scorrazzano sulle loro teste, ove il guardo volge all’orizzonte..
E sbuffi di acqua e vento, cominciano a configurare il nuovo sfondo della giornata…
In una progressione geometrica, gli sbuffi diventano raffiche, le raffiche diventano tornadi, l’umidità al 200%, visibilità un metro.. immersi dentro una nuvola in movimento, come nel risciacquo di una lavatrice, il vento sempre più forte – prossimo ai 200 Km/h, come verrà poi sentenziato … – Si susseguono scene apocalittiche, uomini in bici che partono per la tangente, Mtb che garriscono come labari viola, chi cade a terra, chi grida perduto…. Solo la proverbiale immensa forza dell’animo dei leoni (ed altrettanto appetito), gli aveva spinti ad andare avanti, verso il porto sicuro…verso un lago fantasma, che è era apparso all’improvviso, torvo e solcato dalle onde del destino…verso un rifugio mai cosi accogliente: rimproveri e imprecazioni dell’oste non bastarono a far desistere i leoni, ormai la preda era nel mirino ed aveva un nome e cognome: polenta e spezzatino!
La stufa, il vino mammolone in abbondanza, la crostata fichi mandorle e noci fecero il resto…
I leoni rifocillati, rinvigoriti e rincoglioniti optarono per il piano b: resa dignitosa, non vil abbandono.. Ancora qualche passaggio thrilling e caprivolte, e poi finalmente ridossati, fine del vento, via la nube, visibilità, temperatura calda, discese infinite e veloci…. fine del sogno (in alcuni momenti incubo)..
“Abbiamo riportato a casa la pelle” sentenziava un provato protagonista, mentre scaricava etti di adrenalina seduto ad un bar di un borgo fantasma.. Altre voci dal campo di battaglia :
“la montagna è sempre la montagna, vuole rispetto..”
“Voi vi siete grulli, in do vu m’avete portato?”
“meno male t’ho fatto prendere il golfino..”
Scena Finale:
Sulla strada del rientro i leoni ripensano e rivivono interiormente la giornata, con un ghigno di sorriso sul volto…tipico di chi è consapevole di averla fatta grossa..
Commenti dei pubblico e protagonisti: wow, indimenticabile!
Voto
Commenti della critica: speriamo che il prossimo gli venga meglio…
Voto